Comunicazione all’Agenzia delle Entrate delle spese per asili nido 2020
Con il decreto del 30/01/2018 del Ministero dell’Economia e delle Finanze entra in vigore per tutti gli asili nido pubblici e privati (e per le sezioni primavera) l’obbligo di trasmissione all’Agenzia delle Entrate dell’elenco delle spese sostenute dai genitori per il versamento delle rette nell’anno precedente.
La presentazione dei dati di un certo anno solare dovrà essere fatta nel primo periodo dell’anno seguente.
Per i dati delle spese sostenute dalle famiglie nel 2020, la scadenza è fissata per il 16 marzo 2021.
Perché i dati devono essere trasmessi?
Dal 2014, con il D.Lgs. n. 175/2014, è stato introdotto il modello “730 precompilato”, che il contribuente può compilare e spedire mediante i servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate, senza necessariamente rivolgersi agli intermediari.
L’Agenzia delle Entrate, dunque, ha richiesto ai nidi la trasmissione di tali informazioni nell’ottica di un continuo miglioramento di tale servizio, cosicché la dichiarazione dei redditi precompilata contenga tutte le informazioni richieste per le detrazioni.
Modalità di trasmissione
La procedura prevede che ogni struttura generi un file (con un formato particolare) con l’elenco delle spese sostenute da ogni genitore e che tale file venga trasmesso all’Agenzia delle Entrate tramite i servizi Entratel o Fisconline.
La trasmissione può essere fatta dalla struttura stessa o dal consulente che ha accesso alla piattaforma di trasmissione (come ad esempio il commercialista).
Grazie al modulo Rette, Fatturazione e Prima nota di InfoAsilo gli asili nido possono generare il file in pochi minuti, poiché l’archivio del software contiene tutti gli incassi delle rette in forma dettagliata. Non perdere altro tempo con la trasmissione dei dati: contattaci ed inizia ad utilizzare il software!
Quali sono le informazioni richieste?
Oltre ad una serie di dati che identificano la scuola, il file generato è composto da una serie di record (righe), ognuna delle quali contiene:
- il codice fiscale del bambino iscritto
- il codice fiscale del soggetto pagante
- l’ammontare delle rette di frequenza versate nell’anno precedente
Durante il calcolo dell’ammontare delle rette si dovranno tenere in considerazione solo le quote versate dai genitori, in quanto sono solo questi i soggetti che possono detrarre la spesa ai fini dell’Irpef. Inoltre, si dovranno includere solo le quote effettivamente versate (pagate).
Nel caso di rimborsi da parte del Comune delle rette relative alla frequenza dell’asilo nido ai genitori del minore, sarà il Comune a trasmettere la comunicazione contenente i dati dei rimborsi erogati nell’anno precedente, con l’indicazione dell’anno nel quale è stata sostenuta la spesa rimborsata.